giovedì 28 giugno 2012

Lunario mese di Giugno

Santi e Ricorrenze

29/6


Santi Pietro e Paolo Apostoli







Il 29 giugno si celebra la solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo nel giorno in cui, secondo un'antica tradizione sarebbe avvenuto, sotto l'imperatore Nerone, il loro martirio nella città di Roma.

Pietro, era un pescatore di Galilea ed era fratello di Andrea, il quale lo presentò a Gesù. Venne prescelto per guidare la prima comunità nella testimonianza del Risorto, accolse i pagani nella chiesa e annunciò il Vangelo fino a Roma. Morì come uno schiavo, crocifisso con la testa all'ingiù.

Paolo, originario di Tarso in Cilicia, dopo la rivelazione sulla via di Damasco, annunciò il Vangelo alle genti percorrendo le regioni dell'Asia Minore e della Grecia. Essendo cittadino romano, fu secondo la tradizione decapitato a Roma presso la via Ostiense.  


 San Pietro a Cremona





 A S. Pietro è dedicata una delle più belle ed antiche chiese: San Pietro al Po così chiamata perchè anticamente il fiume lambiva la piazza antistante.



La fiera di S. Pietro




 già dal 1500 si teneva un'importante fiera tanto che arrivavano dalla campagna i contadini a piedi o su carretti per fare gli acquisti importanti, approfittando dei pochi soldi disponibili dopo la stagione dell'allevamento del baco da seta.

Ancor oggi per molti è tradizione fare un giro tra le bancarelle (oltre 300) che occupano l'intero Viale Po dalla omonima piazza al ponte nelle prime e più fresche ore del mattino. Senza dimenticare poi che per tutto il mese di giugno un grande luna park staziona nelle vicinanze per la gioia soprattutto degli studenti che assaporano già le vacanze estive.



 

 La mercanzia in vendita è la più varia e ogni anno c'è l'articolo che rappresenta la novità o l'hit del momento.


La grande festa di San Pietro trova la sua classica conclusione nei fuochi d'artificio che illuminano la notte del 29 giugno.







lunedì 25 giugno 2012

Il nocino

(dal web)




Il nocino



per coloro che avessero raccolto le noci col mallo verde all'alba del giorno di San Giovanni e non sanno come utilizzarle  ecco due ricette per fare il celebre digestivo emiliano:



Si tagliano le noci in 4 parti per la lunghezza e si mettono in una damigianina insieme ad un litro di alcol a 90°. Si lasciano riposare per un mese.
Dopo un mese si aggiunge una bottiglia di vino bianco secco (750 cl) e g 750 di zucchero. Si lascia riposare per un altro mese.
Il 24 agosto con un bastoncino di legno mescolare (per sciogliere tutto lo zucchero) una o due volte al giorno per tre giorni di fila.
Imbottigliare filtrando il liquido. Far riposare ancora 5 giorni e il nocino è pronto. (gradazione attorno a 60°)



Una versione più liquorosa:

ingredienti: dosi per 2 bottiglie da un litro

30 noci con mallo
1 litro e ½ di alcol a 90°
700 g di zucchero
2 g di cannella
10 chiodi di garofano
4 dl d’acqua

Tagliate le noci in 4 parti, mettetele in infusione con tutti gli ingredienti in un vaso a chiusura ermetica ed esponetelo al sole.
Agitate il vaso una volta al giorno per quaranta giorni. Trascorso questo periodo colate e imbottigliate.

Evasioni

Pranzo all'orientale



chissà perchè da un po' di tempo le nostre evasioni sono di carattere culinario ad ogni modo oggi abbiamo deciso di pranzare in un locale dove si gusta la cucina asiatica.

Ecco documentato il nostro pranzo






 ravioli di carne al vapore




gamberetti in sfoglia da intingere in una apposita salsa, accompagnati dal tradizionale riso cantonese

 


 ottima l'anitra all'arancia decorata in maniera raffinata dalla scultura di carota




 ecco la scultura in particolare (da notare le zampe intagliate che poggiano sul piedistallo)





 ottimi i gamberi ripieni



E infine i dessert




 mousse al cocco con (all'interno) crema al sesamo



 
 e gelato ai gusti di tè verde, riso e crema.


Davvero un ottimo pranzo ed una squisita ospitalità tanto che ripeteremo senz'altro l'esperienza magari prenotando la celebre anitra laccata.

giovedì 21 giugno 2012

Lunario mese di Giugno

Santi e Ricorrenze

24/6

Nascita di Giovanni il Battista





 Il 24 giugno si ricorda la natività di Giovanni il Battista considerato l'ultimo dei profeti e il precursore del Signore e il suo primo apostolo.

Figlio di Zaccaria, sacerdote, e della sterile e ormai anziana Elisabetta, egli insieme a Gesù è l'unico personaggio di cui il Nuovo Testamento narri la nascita, preannunciata dall'arcangelo Gabriele al padre.

Giovanni dà testimonianza della divinità del Cristo prima ancora della nascita in occasione della visitazione di Maria alla cugina Elisabetta.

Asceta, vissuto nel deserto, vestito di pelo di cammello, cibandosi di locuste e cavallette è diventato ben presto il modello del monachesimo nascente ed è stato venerato in tutte le epoche mentre i più grandi artisti l'hanno rappresentato innumerevoli volte sia come S. Giovannino accanto alla Madonna e a Gesù Bambino sia nella raffigurazione del Battesimo di Cristo e nella decollazione; la sua morte è ricordata il 29 agosto.

Patronato: Monaci, la città di Genova

Emblema: agnello, ascia



Quando nel IV secolo la nascita di Gesù venne fissata nel solstizio d'inverno, quella di Giovanni conseguentemente venne posta nel solstizio d'estate per rispettare il racconto evangelico; la nascita di Giovanni è fissata tre mesi dopo l'Annunciazione a Maria e sei mesi prima del natale.

La coincidenza del solstizio d'estate e dell'accorciarsi delle giornate è stata vista dai padri della chiesa come una conferma delle parole di Giovanni e della sua testimonianza al Cristo: " Egli deve crescere e io invece diminuire".



La coincidenza col solstizio d’estate fa sì che la notte tra il 23 e il 24 giugno sia una notte magica in cui si favoleggia che le streghe passino a migliaia nei cieli per recarsi al gran sabba che si teneva una volta sotto il “Gran Noce di Benevento”.
Era usanza per evitare l’invasione in casa di qualche strega scriteriata di porre davanti all’uscio rosmarino, ginepro, olivo benedetto, alloro, fico  e noce oppure solo granelli di sale e una scopa. Si narrava infatti che la strega prima di entrare in casa si soffermasse a contare i granelli di sale e i fili di saggina della scopa tirando fino a mezzanotte quando doveva dileguarsi velocemente prima che spuntasse il giorno dedicato al santo.

Accanto alle erbe caccia streghe san Giovanni offre erbe miracolose per i vari desideri. All’alba vanno anche colte le erbe che costituiranno il mazzetto di aromi da far seccare ed utilizzare in cucina.
Se si vuol ottenere una bella carnagione il rimedio è cogliere la rugiada della notte o rotolarsi nell’erba umida come rimedio contro i mali o preparare l’acqua di san Giovanni, esponendo alla benedizione del santo un catino colmo d’acqua e petali di fiori, rose, gerani, lavanda, ruta e rosmarino e l’iperico detto comunemente il fiore di san Giovanni.

Rimangono ancora due incombenze: la raccolta della camomilla selvatica e dei malli delle noci ancora verdi per preparare il nocino; le drupe (1/2 kg. la dose oppure in numero di 20) vanno staccate dalla pianta con una lama di legno, non di metallo.

Il comparatico posto sotto il patronato del santo si ispira a quello fra Gesù e San Giovanni Battista sul fiume Giordano e comporta legami e doveri differenti secondo le regioni.


mercoledì 20 giugno 2012

Diario di viaggio d'altri tempi

Provenza e Costa Azzurra  
13 - 17 aprile 1995





Giovedì 13.4.95

Partenza puntuale alle 6.30. Percorso tranquillo con non molto traffico. Nessun intralcio neanche alla frontiera; in un attimo ci ritroviamo in Francia.
Per quanto riguarda il tempo mentre alla partenza a Cremona sembrava promettere bene via via si va rannuvolando e alla sosta a Nizza ci accoglie una bell’acqua che in men che non si dica ci trasforma in tanti pulcini bagnati anche perché la maggior parte di noi (il gruppo è composto di 45 persone) ha gli ombrelli nelle valigie.
A Nizza ci indirizziamo al mercato dei fiori perché oltre a piovere tira anche vento ed è impensabile passeggiare sulla “promenade des Anglés”. Sostiamo in due chiese per ripararci un po’ mentre stanno predisponendo mazzi di fiori per gli altari del S. Sepolcro.
Il mercato dei fiori e frutta secca sarebbe molto bello se fosse al coperto e non piovesse tanto.
Pranzo al ristorante “Les palmiers” sulle alture a ridosso di Nizza.
Come antipasto portano un’ottima insalata di riso, poi della carne con crocchette di patate e ratatouille; formaggi a scelta: camembert, brie, ecc., frutta e gelato. Il primo incontro con la cucina locale è buono ed abbondante.
Si riparte, verso le 15, costeggiando place Massèna e le meravigliose fontane e giardini di Nizza.
Si prosegue con destinazione Provenza e Linguadoca.
Dopo una sosta ad un bellissimo posto di ristoro, parcheggio e informazioni dove non piove più ma spira un fortissimo vento (le prime avvisaglie del mistral) si riparte per Montpellier dove arriviamo verso le 19.20.
Siamo alloggiati al Novotel (3 stelle) e ceniamo verso le 20.15; cena a base di insalata mista, carne e verdura e dessert. Abbiamo già il primo giorno sperimentato come la cucina locale si fondi sull’aglio. A letto presto.






Venerdì 14.4.95

Partenza alle 8.15 per Nimes dove alle 9 incontriamo la guida.
E qui cominciamo a renderci conto di come scricchioli l’organizzazione: infatti essendo alloggiati a Montpellier cioè in posizione decentrata e considerato che la Guida risiede a Nimes, ogni volta dobbiamo allungare il percorso e perdere tempo prezioso.
La visita di Nimes inizia dalle Arénes (l’arena); antistante a questa vi è una statua recentissima in bronzo rappresentante un torero.
Infatti l’arena d’inverno con struttura ricoperta (che ora è in fase di smontaggio) ospita spettacoli teatrali e d’estate corride sia spagnole (= tori con corna in avanti) e provenzali (= tori con corna verso l’alto); quest’ultime non hanno lo scopo di uccidere il toro ma di recuperare la coccarda che gli è stata appiccicata.
Vediamo poi la “maison carré”, tempio romano perfettamente conservato e seguendo un percorso fra varie fontane arriviamo ai giardini della fontana, bellissimo colpo d’occhio sulla collina sovrastante con fontane, statue, alberi e fiori mentre il solito vento di mistral la fa da padrone.
In cima alla collina sorge la Torre Magna resto della torre di guardia della cinta muraria romana che io e “mami” rinunciamo a vedere da vicino per il vento e la salita.
Percorso a ritroso e via al ristorante “N
imea hotel” di cui non ho un buon ricordo infatti è qui che abbiamo uno dei due pasti peggiori (spaghetti, bistecca o formaggio per chi si attiene al magro del Venerdì Santo) di tutta la gita (l’altro sarà ad Avignone).
Il pomeriggio è dedicato ad Arles. Ma per il mistral furioso rinunciamo alla visita, con R. l’autista, rimaniamo sul pullman nelle vicinanze del luna park.
La comitiva ad Arles visita l’arena, la cattedrale di San Trophine con il chiostro, la piazza con l’obelisco e gli Alycamps ( = i Campi Elisi), necropoli che ha ispirato i pittori impressionisti Gauguin e Van Gogh.
Alla sera in albergo cena con pesce a detta di tutti disgustoso e zuppa di legumi, dolce di pere.




continua...

lunedì 18 giugno 2012

Domenica di arte, fiori e bel canto

Domenica 17 giugno, intensa e piacevolissima.


Il programma della giornata: al mattino presidio d'apertura alla chiesa di S. Maria Maddalena, il pomeriggio ad Alseno (PC) per la visita dell'Abbazia di Chiaravalle della Colomba e per assistere nel tardo pomeriggio alla rappresentazione dell'opera di G. Verdi La Traviata.






Secondo la leggenda una bianca colomba avrebbe delineato con delle pagliuzze trasportate in volo il perimetro dell'erigendo monastero, che costituisce un monumento dell'arte medievale risalendo la sua fondazione al 1137, e la più importante abbazia cistercense dell'Emilia.



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all'interno della basilica in occasione della festività del Corpus Domini i monaci lungo tutta la navata centrale allestiscono l'"infiorata" che per quest'anno è visibile dal 10 al 24 giugno.





altare di S. Bernardo, il fondatore dell'abbazia








le immagini dell'interno della chiesa non sono eccezionali, ma spero diano un'idea, tenendo anche presente che a causa della deperibilità è consigliabile vedere l'infiorata nei primissimi giorni di esposizione.





alle 18 nel cortile dell'abbazia ha inizio la rappresentazione dell'opera con la partecipazione del Coro Ponchielli - Vertova e di validi solisti.
















e per concludere in bellezza la giornata ecco dalla zona di produzione di Villanova d'Arda (PC) dolcissime ciliege.





giovedì 14 giugno 2012

Canarini, che passione!

Un velo di tristezza



è calato sul mondo dei canarini, infatti questa mattina se ne è andato il nostro canarino rosso, dopo che qualche giorno addietro anche l'ultima nata, alla terza settimana, è morta nel nido. 







la situazione attuale è che abbiamo una sola grande gabbia che ospita la coppia di gialli (la canarina sta deponendo altre uova sul fondo) e i tre novelli che stanno imparando a gorgheggiare.




 

mercoledì 13 giugno 2012

Elogio della dolcezza



Torta di crema, pesche ed amaretti










Nell'età in cui è meglio festeggiare l'onomastico piuttosto che il compleanno, oggi mi sono concessa una squisita e delicata torta ripiena di crema, pesche ed amaretti della nota, nonchè di importanza storica, pasticceria Lanfranchi meta dei turisti che arrivano in città.






Oltre che me ho degnamente festeggiato anche il mio Santo Protettore dopo che nella mattinata, come da tradizione, avevo acquistato nella chiesa del S. Sepolcro i panini benedetti di S. Antonio.




lunedì 11 giugno 2012

Lunario mese di Giugno

Santi e Ricorrenze

13/6


Sant'Antonio di Padova





Al secolo Fernando di Buglione nasce a Lisbona in Portogallo nel 1195 da una nobile famiglia che ha annoverato fra i suoi membri anche il crociato Goffredo di Buglione.

A 15 anni entra come novizio nel monastero agostiniano di Sao Vicente alla periferia di Lisbona; dopo 2 anni di permanenza chiede ed ottiene di trasferirsi a Coimbra. Durante gli 8 anni successivi oltre a divenire prete all'età eccezionale a quel tempo di 24 anni, completa la sua formazione teologica e umanistica.

L'ordine agostiniano non soddisfa il desiderio di semplicità e religiosità autentica di Fernando tanto più quando riceve la notizia dell'avvenuto martirio in terra d'Africa di 5 frati francescani i cui corpi decapitati giungono a Coimbra. Egli chiede e ottiene nel 1220 il permesso di entrare nel romitorio dei Minori e cambia il proprio nome in quello di Antonio in memoria di S. Antonio abate.

Anelando al martirio chiede di partire per il Marocco, ma durante il viaggio si ammala di malaria e secondo la leggenda il suo veliero sarebbe approdato a Milazzo (ME);  due mesi dopo, guarito raggiunge S. Maria degli Angeli ad Assisi anche se non incontrerà mai personalmente S. Francesco.

Ad Antonio viene assegnato un ruolo di predicatore in alta Italia e in Francia per combattere le eresie catare e gianseniste che allora si stavano diffondendo.

Infine fissa la residenza a Padova dove scrive in soli due mesi i sermoni domenicali; tiene testa ad Ezzelino da Romano ed ottiene la riforma del codice statutario repubblicano più favorevole al popolino. Si comincia anche ad aver notizia dei numerosi miracoli compiuti dal santo fra cui anche quello della mula.

A mezzogiorno del 13 giugno 1231, un venerdì, sentendosi mancare chiede ai confratelli di riportarlo nel suo convento di Padova; viene caricato su di un carro trainato da buoi, ma morirà ad Arcella nella serata.

Sarà canonizzato l'anno successivo da Papa Gregorio IX
Nel 1946 viene proclamato dottore della chiesa da Papa Pio XII


Patronato: affamati, oggetti smarriti, poveri; città di Padova
Etimologia: nato prima, che fa fronte ai suoi avversari (dal greco)
Emblema: giglio, pesce


A Cremona è particolarmente venerato nella chiesa dedicata a S. Siro e S. Sepolcro, sussidiaria di S. Abbondio e nella parrocchiale di S. Ambrogio 





non rimane che augurare un felice


Buon Onomastico

a tutti quelli che hanno in Sant'Antonio il loro santo protettore



venerdì 8 giugno 2012

Il profumo dei tigli







 nel mese di giugno si rinnova la fioritura dei grandi alberi di tiglio che fiancheggiano la nostra via ed allora nelle prime ore del mattino e alla sera un intenso profumo pervade la casa e la strada e ci godiamo questi momenti della giornata che hanno un effetto distensivo e piacevole.

Non sappiamo quando sono stati piantati, forse neanche casualmente, ma ci riteniamo dei privilegiati per poter ogni volta condividere questo piccolo miracolo.

Lunario mese di Giugno

Santi e Ricorrenze


10/6



San Pantaleone



Etimologia: dal greco - interamente leone, forte in tutto
Patronato: ostetriche, medici, patrono di Crema (CR), Ravello (SA), Pianella (PE), Miglianico (CH)
Emblema: la palma


Secondo la leggenda Pantaleone, nasce a Nicomedia in Bitinia, attuale Turchia nella seconda metà del III secolo e viene educato cristianamente dalla madre Eubule. Non ancora battezzato, è affidato dal padre pagano al grande medico Eufrosino dal quale apprende la medicina tanto perfettamente da meritarsi l'ammirazione e l'affetto dell'imperatore Massimiano. Si avvicina alla fede cristiana dall' esempio e dalla dottrina di Ermolao, presbitero cristiano che vive nascosto per timore della persecuzione. Progressivamente abbandona l'arte di Asclepio e guarisce ogni male nel solo nome di Cristo: quando risuscita un bambino morto per il morso di una vipera, si fa battezzare. La guarigione di un cieco, che si era rivolto a lui dopo aver consumato tutte le sue sostanze appresso ad altri medici, provoca la guarigione spirituale e la conversione sia del cieco che del padre del santo. Pantaleone, diventa il medico di tutti, suscitando per l'esercizio gratuito della professione l'invidia e il risentimento dei colleghi e la conseguente denunzia all'imperatore di Costantinopoli Galerio.
Fu condannato a morte nel 305, gli furono inchiodate le braccia sul capo e poi venne decapitato.

Benchè si ricordi la data di nascita del 27 o 28 luglio, la diocesi di Crema lo festeggia il 10 giugno per ricordare la cessazione di una pestilenza dovuta all'intercessione del Santo.

In occasione della ricorrenza viene celebrata la fiera di San Pantaleone.


Nella stessa città di Cremona sorgeva una chiesa dedicata a San Pantaleone almeno fino al 1774, anno in cui fu soppressa ed acquistata da un privato. Della chiesa non è rimasta traccia ma fortunatamente si conserva tuttora nella chiesa di S. Maria Maddalena la pala dedicata al miracolo di S. Pantaleone che risuscita un bambino morsicato da una vipera, opera del pittore cremonese G. B. Trotti detto il Malosso.






Lunario mese di Giugno

Santi e Ricorrenze


10/6


Corpus Domini



La festa del Corpus Domini si celebra con processioni e soprattutto nell'Italia centrale con le tipiche infiorate: bellissimi tappeti formati da petali di fiori

La più grandiosa quella di Genzano, qui, la più suggestiva quella di Bolsena, sul lago, dove avvenne il miracolo che spinse il papa Urbano IV ad estendere a tutta la chiesa la festa, già celebrata nell'Europa centrale, del Corpus Domini.

Ricordiamo fra l'altro anche il tappeto di petali di Spello, l'infiorata che si tiene nell'abbazia di Chiaravalle della colomba di Alseno (PC) allestita dagli stessi monaci all'interno della loro chiesa e l'infiorata di Noto (nell'immagine).



 

giovedì 7 giugno 2012

Mondo Tombolo

Tovaglia per l'altare di Lourdes


già preannunciata la felice conclusione del progetto per la realizzazione di una tovaglia d'altare destinata a Lourdes con la partecipazione di oltre 500 merlettaie di tutto il mondo, mi è giunto questa mattina il catalogo che accompagna l'esposizione della tovaglia dal 24 maggio u. s. presso il Museo di Storia del Cristianesimo in  Slovenia di Sticna





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la tovaglia rimarrà esposta fino al momento del pellegrinaggio organizzato dall'UNITALSI dal 23 al 29 giugno 2012 in occasione del quale avverrà la donazione alla parrocchia di Lourdes.






ecco la prefazione del catalogo che riporta le fotografie di tutti i quadrati che compongono la tovaglia








praticamente impossibile mostrarli tutti, chiedo scusa per la poca modestia che mi spinge a mostrare solo la pagina in cui in fondo a destra compare quello inviato da me









in quarta di copertina la sintesi e lo spirito di questo progetto: "Nata dall'idea modesta, fatta con le mani laboriose, donata con i desideri migliori"





e in conclusione la foto "ufficiale" della tovaglia che rappresenta una bellissima esperienza di condivisione di valori e di fratellanza.












mercoledì 6 giugno 2012

Cremona città dei violini























Cremona è universalmente conosciuta per essere la patria di liutai come Amati, Guarneri del Gesù e Stradivari; la municipalità custodisce preziosissimi strumenti e oltre a contare numerose botteghe non solo per la produzione di violini, ma anche di accessori quali archetti e custodie; alla fine del prossimo mese di settembre avverrà l'inaugurazione del Museo del Violino alla presenza del Capo dello Stato e pertanto l'accettazione della candidatura di Cremona per il "saper fare i violini" da parte dell'Unesco sarebbe il riconoscimento della creatività  dei nostri liutai e la validità della scuola classica cremonese che perpetua la grandezza dei geniali artisti cremonesi.   

martedì 5 giugno 2012

Coro Ponchielli - Vertova

E' stata presentata ufficialmente questa mattina la II Rassegna di Bel canto sotto le stelle 2012





già con uno sguardo al bicentenario verdiano del 2013, la rassegna inizia e termina con due eventi che si ispirano al grande compositore, molto legato alla città di Cremona, tanto da raggiungerla settimanalmente in calesse per rifornirsi al mercato locale e, nelle ricorrenze, ordinare torroni e mostarde da inviare agli amici.


 

grazie al gemellaggio con la città di Busseto si potrà assistere al concerto dei vincitori del 50° Concorso delle Voci Verdiane.





Il concerto di chiusura è affidato al Coro Ponchielli - Vertova che in occasione dell'anniversario del 11 settembre eseguirà in cattedrale il Requiem di Giuseppe Verdi

lunedì 4 giugno 2012

canarini, che passione!

Ultimo nato



ecco l'unico superstite di tre uova a 15 giorni dalla schiusa






e i genitori, in primo piano il canarino maschio



domenica 3 giugno 2012

Bulgaria

Artigianato, icone e shopping



il post conclusivo del viaggio in Bulgaria riguarda gli aspetti dell'artigianato con i tessuti dominati dal colore rosso: coperte, tovaglie, capi d'abbigliamento e tappeti.







i Bulgari sono maestri nell'arte della ceramica fin dall'antichità










notevole anche la lavorazione del legno; le scuole di scultura hanno prodotto decorazioni di chiese come iconostasi e pulpiti ma anche bastoni da pastori.





Le icone bulgare


La Bulgaria è famosa per le belle icone di cui sono ricche le chiese e i monasteri , ma anche i musei dove si trovano esposte opere antiche e preziose




 


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Shopping



per finire ecco cosa ne ho riportato:







ognuno di questi oggetti contiene una fialetta di profumo di rosa

 



prodotti di profumeria a base di essenze di rose




piccole guide, CD di musica folcloristica e i centesimi di lev rimasti.